Negli ultimi anni i pareri sull' efficacia e utilità di questo esame sono contrapposti.
Ho ritenuto comunque inserirlo in questo contesto in quanto rappresenta un ulteriore controllo, o per meglio interpretare lo spirito di questo lavoro…un ulteriore “coccola” al proprio benessere!
Il PSA (Antigene Prostatico Specifico) è una glicoproteina (proteina a cui è unita una porzione costituita da carboidrati e loro derivati) presente nel sangue. È presente nel tessuto prostatico normale sia ipertrofico che neoplastico. Si può trovare sia in forma libera (PSA-free) che legata all'alfa1-antichimotripsina.
La quantità di questo antigene tende ad aumentare in presenza di qualsiasi patologia a carico della prostata, maligna o benigna che sia. Valori compresi tra 20 e 30ng/ml rilevano la presenza di un adenoma (tumore benigno del tessuto epiteliale), mentre valori superiori possono rendere probabile l’ipotesi di un carcinoma (tumore maligno) della prostata.
Il valore del PSA aumenta se la malattia va avanti, diminuisce se la malattia regredisce, rimane oscillante quando la malattia è controllata dalla terapia.
Anche il rapporto tra PSA legato ed il free-PSA è importante ai fini di una valutazione clinica, e deve essere inferiore a 0,20%.
L’esame viene svolto attraverso un prelievo del sangue, è opportuno evitare questo esame dopo procedure strumentali endoscopiche, esplorazioni rettali o massaggi prostatici.
I valori ottimali dovrebbero essere inferiori a 2,5 ng/ml, ma il valore normale varia dalle
dimensioni della prostata e dall’età...........
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